Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Importante:
Modalità di accesso al palazzo, costo biglietti e tariffe per affitto sale secondo il regolamento vigente del Comune
di Cesano Maderno.
Informazioni qui |
Attività: incontri con l'arte a Venaria
A VENARIA CON “VIVERE IL PALAZZO E IL GIARDINO ARESE BORROMEO”
Il 17 e 24 febbraio 2008 l’Associazione di volontariato culturale Vivere il Palazzo e il Giardino Arese
Borromeo di Cesano Maderno ha effettuato, in collaborazione con l’Agenzia per il Turismo e la Cultura, due
uscite, entrambe alla Reggia di Venaria, presso Torino, dove è dislocata una delle residenze dei Savoia,
recuperata e valorizzata, a partire dalla fine degli anni ’90, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e dalla Regione Piemonte con il sostegno dell’Unione Europea ed in collaborazione con la Provincia di Torino,
i Comuni di Torino, Venaria Reale e Druento. In realtà le richieste di partecipazione sono state così numerose
che si sarebbe potuto riempire un terzo pullman, ma purtroppo tutte le festività e i week end fino all’11
maggio, giornata di chiusura della mostra allestita all’interno della reggia con materiali provenienti dalle
collezioni della Regione Piemonte e del Comune di Torino, ma anche da musei internazionali, erano piene e
perciò inaccessibili ad ulteriori gruppi. Non si è potuto così accontentare le richieste di parecchi
affezionati agli Incontri con l’Arte, ma anche di nuovi curiosi.
“La Venaria Reale”, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, è davvero un complesso monumentale di
grande fascino e complessità, data l’estensione non solo della Reggia, ma anche delle sue pertinenze.
Infatti possiamo considerare inscindibili la Reggia, i Giardini, il Borgo antico e il Parco “La Mandria”,
perchè risalgono tutti al Seicento, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia decise di edificare una nuova
residenza di “piacere e di caccia” per la corte. I progetti furono commissionati all’architetto Amedeo di
Castellamonte e rielaborati nei secoli successivi da Michelangelo Garove e Filippo Juvarra. Con l’occupazione
francese del 1798 la Reggia conobbe un inarrestabile declino, tanto che nell’Ottocento divenne caserma e lo
restò fino alla seconda guerra mondiale. Per fortuna il recente restauro, voluto dal Ministro della cultura
di dieci anni fa: Walter Veltroni, ha riportato questo gioiello all’antico splendore e alla possibilità per
tutti di goderne, anche se la stagione invernale non ha permesso di ammirare i giardini in fiore, che però
erano adorni delle opere dello scultore contemporaneo Penone.
La mostra allestita nella Reggia è interessante e suggestiva. Infatti quadri, statue, mobili, vasellame e
suppellettili ricreavano l’atmosfera che doveva respirarsi nei secoli passati. Originale, fra l’altro,
l’idea di ospitare costumi settecenteschi in carta dovuti alla creatività dell’artista belga Isabelle de
Borchgrave, mentre al regista Peter Greenaway è stato affidato il compito di rievocare con filmati e musiche
la vita di corte.
I prossimi appuntamenti degli “Incontri con l’Arte” saranno: la gita di sette giorni a Parigi,
la visita alla mostra “La scultura in cartapesta” presso il Museo Diocesano di Milano il 29 marzo,
l’uscita a Venezia per le mostre su Tiziano e su Roma e i Barbari, programmata per le Domeniche del 13 e
20 aprile. Marina Napoletano
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Disponibile online
QUADERNI DI PALAZZO ARESE BORROMEO
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