Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Attività: Allestimento Sala Monarchia
Inaugurazione dell'allestimento di Sala Monarchia con le fotoriproduzioni dei ritratti di Cristina di Svezia e della duchessa d'Ossuna
Sabato 23 ottobre si è tenuta l'inaugurazione dell'allestimento di Sala Monarchia consistente nell'inserimento delle fotoriproduzioni ad alta definizione di due dipinti secenteschi un tempo a Palazzo Arese Borromeo e attualmente esposti in Collezione Borromeo, presso il palazzo dell'Isola Madre sul Lago Maggiore. Si tratta dei ritratti di Cristina regina di Svezia (1626-1689) in abiti militari (nelle vesti di Minerva), opera della bottega del fiammingo Justus van Egmont, e della meno nota nobildonna spagnola Feliche de Sandoval-Rojas y Padilla duchessa d'Ossuna (1625?-1671), dipinto di probabile scuola lombarda. Documentati dagli inventari antichi di palazzo, questi ritratti a figura intera erano in origine collocati in due camere da letto del primo piano in affaccio verso il giardino, ora ambienti privi di decorazioni e fuori dal percorso di visita, pertanto si è deciso di collocare le riproduzioni in un ambiente visitabile del pianoterra, scegliendo appunto la parete nord della Sala della Monarchia, già oggetto del riallestimento filologico effettuato nel 2019 con l'inserimento dei cinque ritratti ottagonali di principesse del XVII secolo.
Questo progetto, voluto e ideato dalla nostra associazione, va a completare dunque la serie iniziata nel 2011 con il primo riallestimento filologico delle lunette del Santagostino (1674) raffiguranti le allegorie di virtù nella Galleria che mette al giardino (Galleria dei Centauri). Dopo il consenso dei principi Borromeo Arese e le necessarie autorizzazioni da parte del Comune di Cesano Maderno e della Soprintendenza di Milano, per la realizzazione del progetto è stato fondamentale il contributo economico del Lions Club Cesano Maderno Borromeo, che si ringrazia per la generosa disponibilità.
All'inaugurazione era presente, su invito della nostra associazione, la prof.ssa Cinzia Cremonini dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha illustrato le vicende biografiche delle due donne effigiate.
Cristina, ultima esponente della dinastia Vasa, era figlia di re Gustavo Adolfo il Grande che fece della Svezia una potenza militare europea nel XVII secolo. Morto prematuramente il padre durante la Guerra dei Trent'anni, la giovane principessa divenne regina non avendo fratelli maschi, ma qualche tempo dopo abdicò, si convertì dal Luteranesimo al Cattolicesimo e nel 1654 si trasferì a Roma dove visse fino alla morte nel 1689, mantenendo comunque il titolo regale. Lì ebbe modo di entrare in contatto con Papi e Cardinali, soprattutto quelli appartenenti al cosiddetto, Squadrone Volante formato da porporati "indipendenti" politicamente. Forse è in questo contesto che la regina conobbe il cardinal Giberto III Borromeo. E' forse lui il tramite che fece giungere a Milano il ritratto di Cristina che poi finì a Cesano. Donna di grande cultura e sensibilità artistica fu una delle maggiori collezioniste della Roma barocca. Nell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella si conservano circa una ventina di lettere autografe di Cristina di Svezia, indirizzate alla famiglia Borromeo, per lo più trattasi di auguri natalizi, che dimostrano il legame esistente tra la regina e la nobile casata lombarda.
e Cristina di Svezia è un personaggio famoso, molto meno lo è l'altra effigiata. Feliche de Sandoval-Rojas y Padilla era prima cugina del nobile Gaspar Tellez y Giron duca d'Ossuna che aveva sposato nel 1645. Ella era figlia di Francisco Gómez de Sandoval y Rojas Manrique de Padilla, II duca di Lerma (1598-1635) appartenente ad una delle casate più illustri di Spagna. Purtroppo la duchessa morì ancora giovane a Milano, il 7 ottobre del 1671 per cause naturali, mentre il marito ricopriva la carica di governatore dello Stato di Milano (1670-1674). La coppia ebbe ben 5 figlie. Per l'importante ruolo politico che rivestiva il conte Bartolomeo III Arese a Milano, come era usanza a quei tempi, gli venne probabilmente donata una copia del ritratto di donna Feliche, che venne collocato nel suo palazzo di Cesano, luogo in cui era esposto anche un ritratto dell'Ossuna andato poi disperso. Un raffronto con l’effigie a stampa del pittore Cesare Fiori contenuta nel “Teatro de la Gloria: Consagrado a la Excelentisima Señora Doña Felice de Sandoval Enriquez Duquesa de Uceda Difunta”, volume stampato a Milano nel 1671, non lascia alcun dubbio sull’identità della nobildonna del ritratto un tempo a Cesano. Daniele Santambrogio
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