Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

CONFERENZA “I SACRI MONTI”

Nell’ambito degli INCONTRI CON L’ARTE il prof. Corrado Mauri ha scelto la data di mercoledì 20 aprile per proporre una conferenza introduttiva sul tema: “I Sacri Monti”. Il particolare clima religioso della Settimana Santa è consono al primo approccio a questo particolare e molto partecipato tema, specie nella Lombardia e Piemonte dei secoli scorsi.

Questo argomento è una nuova tematica che Mauri introduce nella programmazione degli Incontri con l’Arte e che si svilupperà con visite ai complessi più significativi, diluite nel tempo, come ormai avviene, da alcuni anni, con le Abbazie.
La forte commistione tra Arte e Religione rende tale argomento non solo di grande interesse artistico-culturale, ma fortemente suggestivo sul piano emozionale. Ed è proprio in questo che stanno le motivazioni della creazione di questi luoghi in cui non c’è una sola Chiesa o Santuario, ma una serie successiva di Cappelle che il pellegrino deve visitare seguendo un percorso, solitamente in salita, che è sia fisico sia meditativo e di preghiera.

Nel 1478 il francescano Bernardino Caimi ripropone a Varallo Sesia una ricomposizione dei “Luoghi santi” di Palestina, onde permettere ad un numero molto più ampio di fedeli di adempiere al desiderio del pellegrinaggio ai luoghi della Passione di Gesù.
Una serie di atti, cerimonie o creazioni hanno segnato precedentemente momenti di concentrazione del dramma religioso: lavande dei piedi nelle chiese, momenti di drammatizzazione affettiva come nelle processioni, la realizzazione di complessi scultorei come i Compianti. Ciò, in rapporto con il fondamentale concetto della montagna sacra biblica, ha portato, appunto, alla invenzione del Sacro Monte.

Attraverso una serie di belle e suggestive immagini, Mauri ha mostrato come la produzione artistica si è fatta carico di concretizzare realisticamente le esigenze religiose, di renderle fisicamente evidenti e tangibili e quindi suscitatrici di emozione e partecipazione. Architettura, scultura policroma e pittura insieme, in un tutt’uno hanno raccontato i momenti chiave della vita e passione di Gesù, della Madonna, dei misteri del rosario, della vita e miracoli di S. Francesco.

Gaudenzio Ferrari nei primi del cinquecento a Varallo, modellando le sculture ed eseguendo gli affreschi, realizza quello che sarà non solo uno straordinario capolavoro, ma un modello fondamentale per tutti i sacri monti successivi. L’analisi ha toccato, dopo Varallo, il sacro monte di S. Francesco a Orta, quello di Crea sui misteri mariani, il sacro monte e santuario di Oropa, quello di nostra Signora di Belmonte, il sacro monte di S. Anna a Montrigone di Borgosesia, quello di Ossuccio, il sacro monte Calvario di Domodossola e quelli di Ghifa e Varese.
Ora con le visite di questi Vangeli figurati o teatri della Passione si concretizzerà la conoscenza di come attraverso l’Arte diventa più praticabile una familiarità intensamente condivisa con il nucleo portante della fede cristiana.