Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Attività: Presentazione quaderno 2019
Presentazione del nuovo “Quaderno di Palazzo Arese Borromeo” (edizione maggio 2019)
Nel pomeriggio di sabato 1 giugno, presso centro A. Langer dell’Oasi Lipu di Cesano (via don Orione 43), si è svolta la presentazione del nuovo “Quaderno di Palazzo Arese Borromeo” (edizione maggio 2019) che contiene due interessanti articoli, basati entrambi su documentazione inedita, riguardanti l'antica Roggia Borromeo, il corso d'acqua artificiale realizzato nel XVII secolo che irrigava la campagna cesanese. Si è tornato quindi a trattare e analizzare il tema dell'acqua e del suo uso nei secoli passati a Cesano. Abbiamo voluto dare come titolo all’evento “Nuove scoperte su antiche rogge e sistemi irrigui scomparsi del nostro territorio”.
Il primo articolo, a cura di Chiara Ballabio e Zeno Celotto, appassionati studiosi di storia locale, è dedicato alla scoperta di preziosi documenti di fine Cinquecento che trattano dell’escavazione in territorio di Carugo della Testa del Neno, capofonte di quella che divenne poi la Roggia Borromeo. Sono state ritrovate le carte che narrano la committenza di questo grande fontanile da parte di Giorgio Manriquez, nobile spagnolo e feudatario di Desio, ed una perizia sul suddetto fontanile del noto architetto milanese Martino Bassi redatta nel 1588. Era infatti intenzione del Manriquez, il quale aveva possedimenti in Seregno, inviare le acque sorgive di questo luogo all'abitato di Seregno, ciò comportò tuttavia contrasti legali con i conti Marliani, proprietari delle altre sorgenti della Val Sorda di Carugo. L’articolo è poi corredato da altri documenti che trattano la cessione a fine Seicento della roggia dai Marliani ai Borromeo Arese.
Il secondo articolo, a cura di Daniele Santambrogio, presidente di "Vivere il Palazzo", è frutto delle ricerche riguardanti una voluminosa relazione di stima dei beni lasciati in eredità dal conte Giberto V Borromeo Arese (1840), nella quale viene descritto in modo minuzioso il sistema di irrigazione dei prati di Cesano e Binzago, ubicati un tempo nell’area compresa tra il torrente Seveso e corso Roma, alimentati anch'essi dalla Roggia Borromeo. La novità emersa da tale relazione consiste nel fatto che la roggia aveva una sua prosecuzione in direzione dell’abitato di Bovisio, fino a raggiungere un altro prato irriguo di proprietà Borromeo situato in territorio di Masciago. Si è potuto quindi ricostruire il percorso di questo piccolo corso d’acqua artificiale, scoprendo che in esso confluiva pure un altro piccolo canale irriguo, preveniente dalle Groane, ossia la prosecuzione del rio che scorre nella valletta adiacente a cascina Montina (divenuto il “Bosco degli Gnomi” presso l’Oasi Lipu). Dopo la presentazione del quaderno, si è svolta una passeggiata lungo alcuni sentieri dell’Oasi per osservare quanto rimane di questo antico fosso irriguo.
Daniele Santambrogio
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