Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
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Attività: Firenze

ARTE E CULTURA ERANO I RIFERIMENTI DELL’UOMO POLITICO.

Domenica 30 ottobre, per gli Incontri con l’Arte, ho accompagnato a Firenze un gruppo di appassionati d’arte per visitare la mostra “Denaro e Bellezza, i Banchieri. Botticelli e il rogo delle vanità” a Palazzo Strozzi. Mostra che esce dagli schemi usuali in quanto tratta, puntualmente, il rapporto tra il grande sviluppo dei commerci e delle produzioni artigianali fiorentine (e di conseguenza le varie modalità di gestione dei relativi pagamenti e di investimento degli importanti guadagni realizzati) e la grande produzione di opere d’Arte.

Firenze - Denaro e Bellezza
Firenze - Denaro e Bellezza
Firenze - Denaro e Bellezza
Firenze - Denaro e Bellezza

In pratica la nascita dei Banchi, con funzioni simili, in buona parte, alle odierne banche, gestiti da notevoli personalità che, nel breve periodo che va da fine duecento ai primi del cinquecento, hanno saputo trasformare la città di Firenze in una delle città europee più ricche sia per le attività economiche sia per la conseguente produzione artistica. L’utilizzo di una unica e fondamentale moneta, quale il Fiorino d’oro, che assume valore internazionale, l’invenzione della Lettera di Cambio, che permetteva lo scambio di ingenti somme senza lo spostamento materiale delle monete, una rigida registrazione amministrativa di ogni singolo movimento, la rete diffusa in tutti i centri europei delle filiali dei Banchi, il tutto strettamente legato alla fiducia e serietà, nonché al rispetto degli impegni assunti, sono stati gli strumenti determinati della crescita fiorentina.
Le famiglie che gestivano tali commerci e filiali bancarie, i Medici per primi, i Pazzi, i Tornabuoni, i Bardi, i Peruzzi hanno accumulato straordinarie ricchezze con le loro indiscusse capacità. Da qui il bisogno, la necessità di essere circondati dal bello, nella persona con splendidi abiti, nell’abitazione costruendo palazzi sontuosi e a misura delle proprie ricchezze, ma anche nella propria città con la costruzione di Chiese o cappelle al loro interno, nelle quali scultura e pittura esprimono sì bellezza, ma in particolare le nuove idee che pongono l’uomo al centro degli interessi, cioè l’uomo rinascimentale.

Firenze - Denaro e Bellezza
Firenze - Denaro e Bellezza
Firenze - Denaro e Bellezza
Firenze - Denaro e Bellezza

Certo che tali ricchezze derivano anche dal mimetizzato (nelle lettere di cambio) prestito di denaro ad interesse, cioè l’usura, vietata in primis dalla Chiesa. L’uomo, in base ai testi sacri, doveva guadagnare col sudore della fronte e non tramite l’utilizzo del denaro, che in sé è già frutto di guadagno. Ecco quindi che per “mondare” l’illecito guadagno si sostiene anche la costruzione di Chiese. Papa Eugenio IV suggerisce a Cosimo De’ Medici il Vecchio di investire il denaro in opere per la Chiesa, ma Cosimo è anche uomo di grande cultura e si fa mecenate dell’intera città, costruisce ben tre Biblioteche, è uno dei più grandi collezionisti di libri, costruisce il suo Palazzo, l’attuale Medici-Riccardi. Così fanno anche gli altri banchieri e commercianti fiorentini.
L’Arte, lo studio della filosofia antica e della letteratura, la ricerca del bello in senso platonico diventano gli strumenti che guidano l’uomo rinascimentale nelle sue scelte. Il passo successivo, cioè svolgere un ruolo fondamentale nella gestione politica della città, è per questi personaggi quasi naturale, col riconoscimento degli stessi cittadini che si affidano a tali solide personalità. La crescita civile, culturale coinvolge tutti gli aspetti della vita della città. La cultura e l’economia si legano strettamente e divengono i riferimenti per il politico. Lorenzo il Magnifico manda a Milano da Ludovico il Moro, come ambasciatore, non un semplice diplomatico, ma lo stesso Leonardo da Vinci, uno dei migliori artisti fiorentini. Il meglio, il massimo valore culturale è scelto per i rapporti politici.

Firenze - Denaro e Bellezza

La naturale e spontanea riflessione nel fare il confronto con la nostra attualità è tragicamente disarmante. Il Rinascimento è uno degli apici nella storia dell’uomo: allora l’investimento nell’Arte e nello studio fu uno dei punti focali della politica, oggi, che si disinveste in cultura, siamo in un abisso che non consente di vedere il, o comunque, un futuro per le nuove generazioni. Perciò essere giovani oggi non è un problema, è il problema da affrontare e la risposta è nel nostro passato, basta saperlo capire.

Marina Napoletano


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