Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

GLI AFFRESCHI DEL SALONE DEI FASTI ROMANI A PALAZZO ARESE BORROMEO: NUOVA INTERPRETAZIONE DI MASSIMO BENZO

Giovedì 15 maggio, nel salone dei Fasti Romani di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, si è tenuta , a cura dell’ Associazione “Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo”, operante nell’ambito dell’Agenzia per il Turismo e la Cultura della stessa Cesano, una conferenza del professor Massimo Benzo dal titolo: “Fonti classiche e sintesi iconografica. La teoria dantesca delle due grandi luci, Chiesa e Impero, nella dimora cesanese di Bartolomeo III Arese”. Ha introdotto il relatore Corrado Mauri, presidente dell’Associazione, ha partecipato alla conversazione la professoressa Maria Luisa Gatti Perer, direttore della rivista Arte Lombarda. Rappresentava l’Amministrazione comunale il Vicesindaco e Assessore al territorio e ai palazzi storici Giuseppe Grassi.

Il presidente di “Vivere”, dopo i saluti di rito, ha ricordato che l’Associazione, all’atto della sua nascita, si è proposta non solo di effettuare le visite guidate, che sono l’aspetto più evidente della sua attività, ma anche di studiare il Palazzo e i suoi dintorni, cioè gli altri monumenti di Cesano e dei paesi vicini, spesso accomunati, nei secoli XVII e XVIII, dal fatto di rientrare nel patrimonio immobiliare di poche famiglie nobili. Questo proposito, che ha dato modo di approfondire e aggiornare le conoscenze, anche in parallelo con i lavori di restauro che, seppur lentamente, sono proceduti negli anni, si è concretizzato in due attività: il gruppo di studio costituito presso casa Gatti Perer e la realizzazione dei Quaderni di Palazzo Arese Borromeo. Il primo, sostenuto e incoraggiato dalla professoressa Gatti Perer, che ha messo a disposizione degli studiosi la sua biblioteca privata, di modo che potessero accedere ai documenti necessari anche nelle ore serali, si è occupato di argomenti vari, quali la roggia Borromeo, gli inventari Arese Borromeo, il giardino del palazzo etc.. Ne sono nati articoli pubblicati sulla rivista Arte Lombarda. La nascita dei “Quaderni”, invece, fortemente voluta soprattutto da uno dei soci, Massimo Rebosio, ma alla cui realizzazione si sono dedicati tutti con eguale fervore, è opera esclusiva dell’Associazione, che ha appena realizzato il primo numero.

È intervenuto quindi l’Assessore Grassi che ha parlato del grande valore culturale del Palazzo, della volontà dell’Amministrazione di recuperarlo totalmente, nonostante le difficoltà finanziarie, e della prossima inaugurazione dell’ala nord, destinata non solo ad ospitare l’Università Vita-Salute del San Raffaele, ma anche a divenire spazio prestigioso per nuove iniziative culturali.
Il clou della serata è stata l’illustrazione e il commento, da parte del professor Benzo, degli affreschi del salone dei Fasti Romani. Si era sul posto e, mentre il relatore parlava, era possibile seguire sulle pareti lo snodarsi dei racconti, cosa che dava al discorso un interesse e un fascino particolari. La tesi di Benzo sostiene che tutte le immagini presenti nel registro inferiore e medio del salone sono strettamente concatenate fra loro ed hanno come fonti ispiratrici l’Eneide di Virgilio e la Monarchia di Dante. Svolgerebbero così il tema dell’Impero e della Chiesa e dei loro reciproci rapporti secondo un preciso punto di vista. Non è questo il luogo per riferire dell’accurata e puntuale interpretazione per cui rimandiamo alla rivista Arte Lombarda n° 151 2007/3.

Terminata la disamina, ha preso la parola la professoressa Gatti Perer, lodando la chiarezza espositiva del relatore, di cui condivide la tesi, e la qualità del lavoro svolto dal gruppo da lei seguito, di cui ha indicato i componenti vecchi e nuovi. Ha poi ricordato che Arte Lombarda nel 2003 ha dedicato un intero numero, il 138/2 a Cesano Maderno in occasione dell’inaugurazione della nuova sede ISAL a Palazzo Arese Jacini, alla presenza dell’allora Ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani. Quindi ha citato i saggi su argomenti relativi alla Brianza apparsi su Arte Lombarda ad iniziare dal 2002 ed ha donato all’Associazione alcuni numeri della rivista.