Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
|
||
Importante:
Modalità di accesso al palazzo, costo biglietti e tariffe per affitto sale secondo il regolamento vigente del Comune
di Cesano Maderno.
Informazioni qui |
Attività: La pala di S. Anna
La pala di Sant’Anna e della Sacra Famiglia nella chiesa di San Pio X a Cesano Maderno - Un’opera settecentesca di un artista sconosciuto o quasi…”
Nella serata di giovedì 12 settembre, in occasione della festa patronale della parrocchia di San Pio X a Cesano Maderno, si è tenuta la conferenza “La pala di Sant’Anna e della Sacra Famiglia nella chiesa di San Pio X a Cesano Maderno - Un’opera settecentesca di un artista sconosciuto o quasi…” con relatore il prof. Fiorenzo Baini, studioso della pittura lombarda del Settecento. L’evento, organizzato dall’Associazione “Vivere il Palazzo” in collaborazione con la Comunità Pastorale Pentecoste, ha visto un pubblico numeroso, assai interessato all’argomento.
Il tema della serata è stata la pala dedicata a Sant’Anna e alla Sacra Famiglia commissionata nel 1738 dal parroco di Cesano di allora, il reverendo Francesco Maria Ferrario, al pittore ligure Giovanni Battista Calcia (1689-1763), autore ancora poco conosciuto, anche dalla critica.
Negli atti del convegno “FORME CHE VOLANO 1630-1738. Il Barocco nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola” tenutosi presso l’Archivio di Stato di Novara 17-19 maggio 2012, a cura di Marina Dell’Omo e Sergio Monferrini, è stato pubblicato il saggio di Fiorenzo Baini “Un pittore minore tra la Liguria, Milano e il Verbano: Giovanni Battista Calcia”. Da questo primo studio il relatore ha tratto le vicende salienti di questo pittore, che fu attivo in un’area molto ampia nei decenni centrali del XVIII secolo: un pittore “girovago” che ebbe probabilmente molte commissioni in ambito religioso, tanto che il curato Ferrario lo definì “famoso a nostri dì”, ma che poi cadde nell’oblio, anche a causa di un’errata identificazione fatta a fine Settecento dal Lanzi, che ha creato confusione tra gli storici dell’arte nei secoli successivi. Oggi del Calcia si conoscono solo poche opere note, sparse tra Lombardia, Liguria, Canton Ticino e Piemonte. Il suo stile appare legato ancora a schemi secenteschi di area ligure, non era certo un innovatore in campo artistico.
Per quanto riguarda la pala cesanese, eseguita per l’antica chiesa parrocchiale, ed inaugurata in occasione della festa di Sant’Anna del 26 luglio 1739, solo nel 1755 venne definitivamente collocata sull’altare laterale dedicato a Sant’Antonio da Padova e sotto il giuspatronato dei conti Arese Lucini. La tela subì un primo restauro nel 1780, a seguito di danni causati da un fulmine che penetrò all’interno della chiesa. Tra Ottocento e Novecento essa fu sostituita da un nuovo dipinto con lo stesso soggetto ora esposto nella nuova parrocchiale cesanese: solo dopo molti anni, attorno al 1960, la pala fu donata alla giovane parrocchia di San Pio X della frazione Molinello. Fu poi don Luciano Ruggeri che si adoperò a farla restaurare nei primi anni ’80 del secolo scorso e a darle l’attuale collocazione. Sebbene oggetto di pesanti ridipinture rimane pur sempre un’interessante opera settecentesca che valorizza la moderna chiesa di San Pio X. Si segnala anche una bella stampa (1759 circa), fatta realizzare dal popolo di Cesano all’incisore milanese Gaetano Bianchi, in onore del conte Renato III Borromeo, che riproduce la pala in oggetto con, sullo sfondo in basso, uno scorcio della facciata di Palazzo Arese Borromeo: essa si conserva presso la Civica Raccolta di Stampe Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano.
Daniele Santambrogio
|
Disponibile online
QUADERNI DI PALAZZO ARESE BORROMEO
Se non sei iscritto al sito puoi farlo da qui:
Vedi il video: |
Copyright © 2007-2017 Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo contatta il webmaster Simone D'Argliano |