Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
e-mail info@vivereilpalazzo.it

Attività: Valorizzazione andito con effigi a stampa

Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo

La nostra Associazione, che da anni si impegna a valorizzare gli ambienti di Palazzo Arese Borromeo con allestimenti di carattere filologico di riproduzioni fotografiche ad alta risoluzione di dipinti un tempo nel palazzo di Cesano e ora in Collezione Borromeo, ha voluto rendere più accogliente e gradevole uno spazio, che, sebbene non rivesta un grande pregio artistico, è inserito nel percorso delle visite, sia libere che guidate. Si tratta dell’andito di passaggio al pianterreno che mette in comunicazione il lato sud del “Portico degli Imperatori” e la “Sala della Monarchia” con la scala settecentesca che conduce al piano nobile, sito in cui è presente anche un ascensore installato una ventina d’anni fa. Si ricorda che questo ambiente era in origine (ovvero fino alla metà del Settecento) il vano dello scalone d’onore di sud-est, chiamato all’epoca “Scalone di Sasso”, per la presenza della balaustra in pietra sagomata, andata ovviamente perduta.

L’andito di passaggio risultava spoglio e disadorno, pertanto la nostra Associazione nell’autunno 2023 ha proposto al Comune di Cesano Maderno, proprietario di Palazzo Arese Borromeo, di abbellirlo con l’affissione sulla parete ovest di alcune riproduzioni di stampe d’epoca che raffigurano le effigi di quattro personaggi di Casa Arese e Casa Borromeo che ebbero un ruolo determinate nella storia del nobile edificio cesanese. Non si tratta infatti di ritratti su tela, bensì appunto di effigi a incisione di vari autori del Sei-Settecento, che, previa autorizzazione dell’Amministrazione comunale e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Provincia di Monza-Brianza, sono state stampate su carta in formato A3 verticale e poi inserite in quadretti con cornice scura e bordo interno dorato e dotati vetro di protezione. Per la loro affissione sono stati utilizzati gli antichi chiodi ancora presenti nella suddetta parete.

In particolare sono state riprodotte le seguenti antiche effigi a stampa: ritratto del conte Bartolomeo III Arese (1610-1674), artefice e committente del palazzo di Cesano Maderno e Presidente del Senato di Milano, ritratto del contino Giulio II Arese (1645-1665), suo figlio ed erede purtroppo scomparso prematuramente, ritratto del conte Carlo IV Borromeo Arese (1657-1734), nipote di Bartolomeo III Arese, in quanto primogenito della figlia Giulia, che fu Viceré di Napoli e plenipotenziario imperiale ed ereditò la proprietà cesanese legandola alla sua discendenza e alla Casa Borromeo, ed infine il ritratto della contessa Clelia Grillo Borromeo Arese (1684-1777), nobildonna genovese nuora del conte Carlo IV in quanto consorte di suo figlio, il conte Giovanni Benedetto Borromeo Arese. Si sottolinea che, tranne per Bartolomeo III Arese, non sono presenti a Palazzo Arese Borromeo ritratti raffiguranti tali personaggi e perciò questo allestimento consente ai visitatori di prendere visione delle fattezze degli altri tre soggetti.

Realizzato interamente a spese dell’Associazione, il progetto non solo rende più gradevole il percorso di visita, ma lo arricchisce sotto il profilo storico-didattico, dal momento che i visitatori potranno così approfondire la conoscenza di alcuni personaggi illustri della nobile famiglia legati alla storia del nostro meraviglioso palazzo di Cesano Maderno.

Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo
Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo
Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo
Andito di passaggio con l’allestimento realizzato in data 6 marzo 2024



Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo
BARTOLOMEO ARESE (1610-1674) – Il ritratto si trova in Galeazzo Gualdo Priorato, “Vite, et azzioni di Personaggi militari e politici”, Vienna 1674. Il ritratto precede la biografia di Bartolomeo Arese che è la prima che si trova nel libro. Come è indicato nella parte bassa della stampa il disegno del ritratto si deve ad Agostino Santagostino che lo ha probabilmente derivato dal ritratto del conte Bartolomeo III Arese dipinto nel 1669 dal fratello Giacinto Santagostino per la galleria dei benefattori dell’Ospedale Cà Granda. La traduzione sulla lastra di rame si deve a Cesare Laurenzio, attivo a Milano tra il 1657 e il 1689. Una stampa si trova nel Gabinetto Civico Stampe Bertarelli (Ritratti: Ri. p. 8-74)


Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo
GIULIO II ARESE (1645-1665) – Incisione allegorica collegata al frontespizio con incisione figurata della tesi di laurea del giovane conte Giulio II presentata nel Collegio gesuitico di Brera (vedi Arconati Lamberti – “Vita del conte Bartolomeo Arese” - 1682). Il disegno allegorico con il piccolo ritratto di Giulio II è stato ideato da Giovanni Battista Costa, come indicato nell’incisione, che dovrebbe averlo anche tradotto su lastra di rame visto che al suo nome si accompagna la definizione Sculp.. Raro esempio dell’attività del Costa come ritrattista e anche incisore. Il frontespizio è stato disegnato sempre dal Costa, ma inciso da Giacomo Cotta (1627 – 1689). Datazione 1661. Una stampa dell’allegoria con ritratto di Giulio II si trova nel Gabinetto Civico Stampe Bertarelli (Trivulzio: Tri. p. 5-48, sebbene consultando il sito nel catalogo delle stampe non risulti però presente nel fondo la Tri. p. 5-48). Il frontespizio si conserva in Tesi: Tesi. m. 2-60a.


Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo
CARLO IV BORROMEO ARESE (1657-1734) – Ritratto a stampa del conte Carlo IV, Viceré di Napoli, con corazza, bastone di comando e collare del Toson d'Oro. Curiosa è la presenza di veduta marina con navi (vascelli e galera) che si trova nella parte bassa dell’incisione ai lati dello stemma di Casa Borromeo. Si voleva forse in questo modo rappresentare il conte Borromeo anche come Capitano Generale del Regno di Napoli e la sua opera di ammodernamento della flotta napoletana con la costruzione del vascello S. Leopoldo e delle galere S. Carlo e S. Elisabetta. Il varo del vascello S. Leopoldo e una merenda in mare sulla galera S. Carlo sono rappresentate nei due dipinti ora nella “Sala della Biblioteca” del palazzo dell’Isola Bella, dipinti a Napoli da Giovanni e Giorgio Garri. Sempre in una sala del palazzo dell’Isola Bella (Sala della Biblioteca) si trova un ritratto di Carlo IV a mezza figura con corazza, bastone di comando e collare del Toson d’Oro che nel volto presenta similitudini con quello del ritratto di Carlo IV come Vicere' di Napoli dipinto dal pittore napoletano Paolo De Matteis (1662 – 1728) e collocato nella "Sala del Trono" del palazzo dell’Isola Bella. L'incisione, come si trova indicato nella parte in basso a sinistra della stampa, è stata eseguita da Gaetano Bianchi, operante a Milano fra il 1706 e il 1755, al quale potrebbe spettare anche l'ideazione del disegno, dato che compare solo lui come autore. Si precisa che in nessuno dei fondi del Gabinetto Civico Stampe Bertarelli si conserva copia della stampa in questione.


Valorizzazione dell’andito di passaggio al piano terra di Palazzo Arese Borromeo con allestimento di effigi a stampa di personaggi di Casa Arese e Borromeo
CLELIA GRILLO BORROMEO ARESE (1684-1777) – La stampa si trova come frontespizio nel volume di Antonio Vallisneri senior, "De' corpi Marini, che su Monti si trovano; della loro origine; e dello stato del Mondo avanti il Diluvio, nel Diluvio, e dopo il Diluvio", seconda edizione Venezia 1728. Il volume riporta una dedica a "D. Clelia Grilla Borromea" come già nella sua prima edizione Venezia 1721 (vedi A. M. Serralunga Bardazza – "Clelia Grillo Borromeo Arese. Vicende private ..." – pagg. 39,40). Il disegno e la traduzione su lastra di rame sono di Marc’Antonio Dal Re e datano al 1727. Una stampa si trova nel Gabinetto Civico Stampe Bertarelli (Ritratti: Ri. p. 27-7).

Scheda a cura di Daniele Santambrogio-Massimo Rebosio – Associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo - ODV


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