Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
e-mail info@vivereilpalazzo.it

Attività: Vedutismo

INCONTRI CON L’ARTE E VEDUTISMO


Conegliano Veneto ha offerto la possibilità di accostarsi ad un tema che, pur essendo trattato sin dal Quattrocento, ebbe il suo massimo sviluppo nei secoli XVII e XVIII: il vedutismo. Si tratta della rappresentazione su tela di scorci di città e paesaggi o resi quasi “fotograficamente”, pur con la debita attenzione agli equilibri della composizione e alle esigenze della rappresentazione pittorica, oppure di “capricci”, cioè resti di monumenti dell’antichità copiati e ricomposti dalla fantasia degli artisti. I motivi per cui, soprattutto nei secoli più recenti, prima della nascita della fotografia, questo tipo di pittura ebbe grande successo furono la necessità di documentazione, sentita dai sovrani delle corti europee, ma anche il desiderio dei viaggiatori di ritornare a casa con qualche significativo ricordo dei luoghi visitati.

INCONTRI CON L’ARTE E VEDUTISMO
INCONTRI CON L’ARTE E VEDUTISMO
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L’evento a cui ci riferiamo è la mostra “Bernardo Bellotto, il Canaletto delle corti europee” che il professor Corrado Mauri ha proposto nell’ambito delle iniziative degli “Incontri con l’Arte” promosso dall’Associazione culturale “Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo”.
La mostra, allestita a Palazzo Sarcinelli, presenta capolavori provenienti dai musei d’ Italia e d’ Europa, visto che i due principali esponenti di questo ambito pittorico, Canaletto e Bellotto, e come loro anche gli altri artisti (Bernardo Canal, Pietro Bellotti, Antonio Visentini, Michele Marieschi ed altri), lavorarono anche all’estero. In particolare Canaletto risiedette a lungo in Inghilterra, Bellotto a Dresda alle dipendenze di re Augusto III, a Vienna, a Monaco ed a Varsavia, dove muore. A proposito del lavoro di documentazione, oltre che artistico, svolto a Varsavia, è interessante sottolineare come l’opera del Bellotto sia stata utile dopo la seconda guerra mondiale, quando la città, rasa completamente al suolo dai bombardamenti alleati, dovette essere ricostruita. Si formarono allora due diversi schieramenti: chi voleva cancellare il passato edificando una nuova Varsavia dalle forme contemporanee e chi invece riteneva giusto recuperare la storia della città ridando vita ai monumenti antichi. Prevalse questo secondo partito, per cui i quadri di Bellotto furono usati come preziosi documenti per la ricostruzione. È interessante notare come la precisa riproduzione dei monumenti, sempre fatte salve le esigenze pittoriche, fosse dovuta anche all’abitudine, da parte dei pittori, di usare un’antenata della macchina fotografica, la camera ottica, che permetteva, sfruttando i principi che poi saranno applicati alla camera oscura, di riportare su uno specchio l’immagine da dipingere la quale veniva ricalcata su di un foglio di carta dall’artista e poi disegnata sulla tela. Così lavorò anche il Bellotto, producendo i suoi inimitabili paesaggi immersi in una luce fredda e limpida e animati dalle “macchiette”, personaggi impressionati sulla tela con pochi tocchi rapidi.

INCONTRI CON L’ARTE E VEDUTISMO
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La mostra contiene anche delle incisioni che non sono da meno delle tele, soprattutto quando la sensibilità manuale degli artisti è di livello elevato e non si irrigidisce in figure più disegnate che pittoricamente atmosferiche.
Poiché l’intento dell’associazione “Vivere” è anche divulgativo, l’uscita a Conegliano è stata preceduta, mercoledì 22 febbraio, da una conferenza con relatore il professor Mauri, tenutasi presso la sala Aurora di palazzo Arese Borromeo, sulla storia della pittura di veduta. In questa occasione il relatore ha parlato, come di un quadraturista e vedutista di livello, del pittore Ghisolfi, presente a Palazzo con ben tre sale affrescate: la Sala delle Rovine, la Boscareccia grande e la Sala dei Fasti romani che con la loro ricchezza e splendore ancora oggi suscitano lo stupore dei visitatori, rispondendo al principio fondamentale del Barocco: la meraviglia.

INCONTRI CON L’ARTE E VEDUTISMO
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Le conferenze sono a ingresso libero e permettono a chi in seguito parteciperà alla visita di affrontarla con maggiore cognizione di causa e a chi non parteciperà di accostarsi ad un tema per un primo approccio o per un approfondimento.

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Marina Napoletano


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