Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


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Attività: Val di Chiana e d'Orcia

TOSCANA, VAL DI CHIANA E D’ORCIA


Per il ponte del 2 giugno l’appuntamento della gita di più giorni (ormai nella tradizione degli “Incontri con l’Arte”) è stato con la Toscana ed in particolare con le Valli di Chiana e d’Orcia, ricche non solo d’Arte, ma di splendida natura con aspetti particolari come quelli termali, di produzioni agricole straordinarie come i vini e un nome simbolo: il Brunello di Montalcino.

Val di Chiana e d'Orcia
Val di Chiana e d'Orcia

Raggiunta Chianciano, sede fissa del soggiorno, nel pomeriggio la prima visita è stata a Pienza la cosiddetta “Città ideale” frutto del pensiero e dell’azione di Enea Silvio Piccolomini, uomo di grande cultura, poi papa col nome di Pio II.

Val di Chiana e d'Orcia
Val di Chiana e d'Orcia

Della sua città natale ha voluto fare un esempio della concezione di bellezza ed armonia tipicamente rinascimentale, chiama l’architetto Bernardo Rossellino che sui principi ideali di Leon Battista Alberti ricostruisce la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo del Vescovo e con la stessa pavimentazione della piazza trapezoidale dà senso di unitarietà ed armonia all’impianto urbanistico.

Val di Chiana e d'Orcia
Val di Chiana e d'Orcia

Altro fulcro delle giornate toscane è stata la visita di alcune Abbazie, continuando lo svolgimento di questa tematica, punto fermo della programmazione ormai da alcuni anni. La prima è stata quella di Monte Oliveto Maggiore, fondata nel 1313 e casa Madre dell’ordine degli Olivetani, al cui interno è conservato uno dei più importanti cicli affrescati del Rinascimento illustranti la vita di S. Benedetto e opera di Luca Signorelli e del Sodoma. Dopo la visita di Montalcino si è giunti alla seconda Abbazia, la romanica Sant’Antimo, si dice fondata da Carlo Magno nel 781, isolata nel paesaggio ed affascinante per l’uso di travertino dalle venature dorate a tratti arricchito dalla lucentezza dell’onice. Interessante il ricco repertorio di bassorilievi.

Val di Chiana e d'Orcia
Val di Chiana e d'Orcia

Sabato mattina si è raggiunta la terza Abbazia: del SS.mo Salvatore al Monte Amiata, fondazione longobarda dell’VIII sec. La facciata è di grande interesse essendo l’unico esempio in Toscana e uno dei pochi in Italia che ha un prospetto con due torri, tipico dell’architettura carolingia ed ottoniana.

Val di Chiana e d'Orcia
Val di Chiana e d'Orcia

Di altrettanto interesse l’interno, ad unica navata, che presenta una pronunciata sopraelevazione del presbiterio sulla cripta. Uno straordinario Crocefisso ligneo policromo è collocato dietro l’altare, opera di un pellegrino borgognone che, transitando nella adiacente via Francigena nel 1140, qui fece sosta.

Val di Chiana e d'Orcia
Val di Chiana e d'Orcia

Nel pomeriggio visita di Montepulciano dopo l’inevitabile sosta alla chiesa di S. Biagio, capolavoro di Antonio da Sangallo il Vecchio con impianto a croce greca e cupola centrale, la dominante monumentalità bramantesca varia nella facciata a doppio campanile e nell’ampia abside circolare.

Val di Chiana e d'Orcia
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Dopo la Collegiata di S. Quirico d’Orcia era d’obbligo la sosta a Bagno Vignoni con la grande vasca termale al centro del borgo. Tappa finale dell’itinerario Chiusi, antico ed importante centro etrusco il cui Museo Archeologico conserva un patrimonio tra i più rilevanti proveniente dalle numerose necropoli del territorio. Suggestivo e per qualcuno un po’ traumatizzante il percorso del Labirinto di Porsenna, fitto intreccio di cunicoli scavati nel sottosuolo della città ed utilizzati in epoca etrusca per il drenaggio delle acque.

Val di Chiana e d'Orcia
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Ovviamente non sono assolutamente mancate le tappe per apprezzare la splendida cucina locale, come l’Osteria la Crocina a Montalcino (il cui titolare è Mauro della Locanda Arese di Cesano Maderno) o l’Osteria del Borgobuio a Montepulciano. Sempre a Montepulciano non è mancata la visita ad una vigna con relativa cantina ed immancabili e doverose libagioni.
Quattro giorni intensi in cui la mente e lo spirito hanno trovato materia di meditazione, ma anche il corpo ha potuto riprendersi e ristorarsi dalle fatiche.

Val di Chiana e d'Orcia
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p.M.


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