Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


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Attività: Sacro Monte Ghiffa

CONFERENZA SUL SACRO MONTE DI GHIFFA E VISITA GUIDATA IN LOCO


Sacro Monte Ghiffa

Per domenica 14 ottobre l’ Associazione “Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo” ha programmato, nell’ambito degli “Incontri con l’Arte”, la visita al Sacro Monte di Ghiffa, dedicata alla Trinità. Per questo il curatore dell’iniziativa, prof. Corrado Mauri, ha deciso di preparare l’uscita tenendo una conferenza introduttiva sulla “Iconografia della Trinità” mercoledì 10 ottobre in sala Aurora di Palazzo Arese Borromeo.
In tal modo i profani, abituati alla iconografia invalsa a partire dal Rinascimento, hanno scoperto che in realtà la rappresentazione del massimo mistero della cristianità ha subito un’evoluzione nel tempo e nello spazio.
La prima modalità di rappresentazione, comune all’Occidente cristiano come all’Oriente, è quella dei tre angeli, a volte perfettamente identici, a volte con la figura centrale, quella di Cristo, che assume caratteristiche di particolare rilevanza. Con il sorgere del movimento iconoclasta, tra l’VIII e il IX secolo, nell’oriente dell’Impero le immagini scomparvero dalle Chiese bizantine, mentre continuarono a fiorire in quelle rimaste fedeli alla chiesa di Roma e nella chiesa greco ortodossa.

Sacro Monte Ghiffa
Sacro Monte Ghiffa

In Occidente Padre, Figlio e Spirito Santo continuarono ad essere rappresentati come angeli fino al secolo XIII circa, mentre in seguito prevalse la rappresentazione del Trono di Grazia, cioè del Padre raffigurato come un venerabile vecchio, dello Spirito Santo come una colomba e del Figlio nel momento della crocifissione. A questa scelta, che è la prevalente, si affiancano altre varianti, quali il Trono di Grazia con l’incoronazione della Vergine, con il compianto sul Cristo morto, con il battesimo dello stesso.
Altre immagini trinitarie, però poco diffuse in quanto osteggiate dalla Chiesa, a partire da papa Bonifacio VIII e dal Concilio di Trento, sono tre identiche figure maschili o un corpo con tre teste, sempre maschili, ma in alcuni rari casi anche femminili.
In Oriente, invece gli angeli rimasero il solo simbolo della Trinità, come ha fatto rilevare il relatore confrontando le immagini di una tavola di Andrej Rublev, facente parte di un’iconostasi, in cui i personaggi sono rappresentati come ieratici, simbolo di una realtà fuori dal tempo, e l’affresco di Masaccio in Santa Maria Novella a Firenze, dove la raffigurazione del Trono di Grazia appare estremamente realistica, secondo il gusto e la visione del nascente Umanesimo, in cui anche il divino viene rapportato all’umano perché l’uomo è divenuto misura di tutta la realtà.

Trinita'
Trinita'

Quindi, domenica 14, la visita al Sacro Monte. Il monumento è composto da una chiesa e tre cappelle, appunto tre unità come il sommo mistero della religione cristiana. Purtroppo, non essendo presente, come avrebbe dovuto, nessun volontario, e non essendo reperibile nessuno, tramite via telefonica, al numero indicato nella bacheca fuori dalla chiesa, non è stato possibile vedere direttamente la Trinità, raffigurata da tre persone separate ma identiche. Si sono potute vedere invece altre due modalità di rappresentazione: la Trinità durante il Battesimo di Cristo nella cappella di San Giovanni Battista, la Trinità mentre incorona la Vergine e la stessa sotto forma di tre angeli nella Cappella di Abramo. Un lungo portico è invece dedicato alla Via Crucis, in cui un artista popolare del novecento ha modellato le varie fasi della passione di Cristo, sostituendo dei precedenti affreschi.
Dopo un giro per il centro storico di Verbania, prevalentemente settecentesco, e la pausa pranzo, il percorso ha toccato, sempre a Verbania, la chiesa di Madonna di Campagna, in stile rinascimentale, ma edificata su un precedente tempio romanico di cui resta solo il campanile, e quella di San Remigio, elegante oratorio romanico, tra i più antichi del luogo (secolo XI).

Trinita'
Trinita'
Marina Napoletano


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