Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
e-mail info@vivereilpalazzo.it

Attività: incontri con l'arte a Milano Museo Diocesano

“VIVERE IL PALAZZO” AL MUSEO DIOCESANO DI MILANO Anche la cartapesta può raggiungere il livello di arti considerate maggiori

Milano Diocesano

Sabato 29 marzo 2008 il professor Corrado Mauri, presidente dell’Associazione di volontariato culturale Vivere il palazzo e il giardino Arese Borromeo, operante all’interno dell’Agenzia per il Turismo e la cultura di Cesano Maderno, ha proposto una lezione sulla cartapesta e contemporaneamente la visita guidata della mostra La scultura in cartapesta presso il Museo diocesano di Milano, che si è giustamente interessato, per la prima volta, a questo tipo di tecnica artistica, come del resto la stessa associazione “Vivere”, instancabile nel divulgare l’arte in ogni suo aspetto. Sabato 29 marzo 2008 il professor Corrado Mauri, presidente dell’Associazione di volontariato culturale Vivere il palazzo e il giardino Arese Borromeo, operante all’interno dell’Agenzia per il Turismo e la cultura di Cesano Maderno, ha proposto una lezione sulla cartapesta e contemporaneamente la visita guidata della mostra La scultura in cartapesta presso il Museo diocesano di Milano, che si è giustamente interessato, per la prima volta, a questo tipo di tecnica artistica, come del resto la stessa associazione “Vivere”, instancabile nel divulgare l’arte in ogni suo aspetto.
L’iniziativa rientrava nell’ ambito degli Incontri con l’Arte.
La scultura in cartapesta è considerata generalmente un’arte minore, legata com’è alla spiritualità popolare, alle processioni o alla preparazione di modellini per opere poi eseguite con materiali più pregiati, come il marmo. Nonostante ciò in essa si sono cimentati anche grandi artisti come Donatello, Sansovino e Bernini ed essa ha prodotto a volte, come si è potuto vedere in mostra, anche opere che nulla hanno da invidiare alla scultura in marmo, legno o bronzo. Tra l’altro, sebbene la materia utilizzata, la carta, sia povera, la tecnica presenta difficoltà e richiede abilità non indifferenti, giacché si tratta di costruire strutture portanti su cui poi modellare la carta o macerata e mescolata a colle o stesa a fogli sovrapposti cuciti e incollati. Su di essa viene poi steso uno strato di gesso che sarà poi dipinto. Un altro modo di procedere consiste nell’ottenere, per mezzo di calchi in gesso precedentemente modellati in creta, parti del corpo poi assemblate a ricomporre figure intere. E’ evidente che per ottenere buoni risultati gli artigiani, soprattutto meridionali e in particolare leccesi, dovevano e debbono tuttora avere buona conoscenza dell’anatomia e amore per il dettaglio realistico oltre che sensibilità e, nei casi di produzione più pregiata, desiderio di esprimere una propria idea o visione della realtà. Purtroppo nel corso dei secoli il materiale utilizzato è divenuto sempre più scadente (dall’Ottocento si è cominciato a usare carta di giornale), per cui le opere sono molto deperibili e durano pochi decenni.

Milano Diocesano

Abbiamo detto che molta di questa produzione era ed è destinata alle processioni, largamente diffusesi in periodo controriformistico, dopo il Concilio di Trento, per incoraggiare e dare spazio alla religiosità popolare. Il perchè si può facilmente capire pensando al fatto che, ad esempio, un Cristo morto lungo 163 cm., quindi un corpo a grandezza naturale, pesa solo 5 chilogrammi e perciò può essere facilmente portato a braccia dai devoti.
In mostra, oltre alle sculture erano esposti busti per reliquiari, bassorilievi, statuine del Presepe e perfino uno scudo gentilizio. Le opere provenivano da musei e chiese di tutta Italia, ma soprattutto dalla provincia di Lecce ove questa forma d’arte è molto praticata. Tra i lavori più belli i visitatori hanno potuto ammirare una testa femminile della metà del XVI secolo, proveniente dal Museo Bardini di Firenze, due San Rocco di Romano Alberti, detto il Nero, i modelli per l’anima dannata e per Suor Maria Maggi di Gianlorenzo Bernini, un San Michele Arcangelo che abbatte il demonio della chiesa di Santa Maria del Carmine a Lecce.
I prossimi appuntamenti degli Incontri con l’Arte sono: Venezia con Tiziano e Roma e i barbari il 13 aprile; le Abbazie Lombarde il 10 maggio; Milano con Canova il 18 maggio; Perugia, Spello e Spoleto Con la mostra del Pintoricchio dal 31 maggio al 2 giugno; Forlì, con Guido Cagnacci il 22 giugno. Per informazioni e prenotazioni: 340 5769670; 0362 239523; 0362 528477 oppure presso l’Agenzia per il Turismo e la Cultura, Via Garibaldi 20, dal martedì al Venerdì, ore 9-12, 15-19; tel. 0362 528241.

Marina Napoletano


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