Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
e-mail info@vivereilpalazzo.it

Attività: Torino Degas

“VIVERE” A TORINO PER PALAZZO MADAMA ED EDGAR DEGAS


DEGAS Donna che si spugna nella vasca da bagno 1887

Data: domenica 11 novembre, destinazione: Torino, organizzatrice: Associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo, sezione Incontri con l’Arte, curatore: Corrado Mauri. Questa l’ultima iniziativa proposta per visitare Palazzo Madama e la mostra di Degas nella Palazzina Società Promotrice delle Belle Arti al Valentino.

Torino - Palazzo Madama>
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	<div class= DEGAS Bronzo Ballerina 1885-1890

Come prima meta è stato scelto il Palazzo Madama, essendo esso uno degli edifici maggiormente significativi della millenaria storia di Torino. Ristrutturato da poco meno di due anni dopo circa diciotto di chiusura, come molti palazzi storici d’Italia questa costruzione è la summa delle epoche e degli stili che si sono succeduti nel corso dei secoli lasciando una traccia e una testimonianza che arricchiscono la conoscenza storica e artistica del nostro patrimonio culturale troppo spesso negletto. Si parte dal periodo romano fino ad arrivare a quello risorgimentale. Gli interventi più consistenti e significativi vennero effettuati nei secoli XVII e XVIII dalle “Madame Reali”, da qui il nome del Palazzo, la seconda delle quali chiamò il grande architetto Filippo Juvarra di cui si possono ammirare la facciata e lo scalone. Destinato in passato a varie funzioni: residenza privata, sede del governo provvisorio nel periodo della dominazione francese, prigione, sede del Commissariato di polizia etc., venne riqualificato nel 1832 ospitando la Regia Pinacoteca e, nel 1848, il Senato Subalpino e nel 1861 il Senato del Regno d’Italia. Oggi il monumento ospita il Museo Civico d’Arte antica su quattro piani, dall’interrato, con i reperti dei primi secoli del Medioevo, al piano terra, con opere dal Gotico al Rinascimento, al piano nobile, con le collezioni sabaude, al quarto piano con maioliche, oreficerie etc.. Questo ricchissimo e preziosissimo palazzo lascia davvero sorpresi e ammirati per la quantità e soprattutto qualità dei capolavori contenuti e merita una visita lunga e accurata.

DEGAS due ballerine in azzurro
DEGAS due ballerine in giallo

Seconda meta della giornata la mostra di Degas, con capolavori provenienti dal Musée d’Orsay, un’antologica comprendente settanta opere tra dipinti, sculture, pastelli e monotipi. Come è noto i soggetti di questo pittore , collega degli Impressionisti, sono vari. Innanzi tutto i ritratti, tra cui merita una menzione particolare quello del nonno e che rivelano una notevole capacità di interpretazione psicologica dei personaggi. Per non parlare della tensione e del disagio che si leggono con grande chiarezza in quel capolavoro che è La famiglia Belleli (Ritratto di famiglia), per il matrimonio mal riuscito di una sua zia. In secondo luogo le corse di cavalli, poi le ballerine, delle quali a Degas non interessa la bellezza o la leggiadria, ma che lo attraggono e vengono studiate perché forme in movimento. Altro tema preferito le donne colte nei momenti più umili ed intimi della loro vita quotidiana, mentre ad esempio stirano o meglio ancora si lavano. L’Artista le osserva come dal buco della serratura, ma senza intenti voyeuristici, bensì solo per coglierle nella naturalezza e disinvoltura di chi si sa sola e non teme il giudizio e lo sguardo altrui. Una mostra da non perdere e che fra l’altro rivela il debito contratto da Degas con l’arte italiana che conobbe grazie a suoi soggiorni in Italia dove si innamorò soprattutto di Giotto, di Luca Signorelli e dei Primitivi, ma anche di Michelangelo.

DEGAS Ritratto di famiglia
DEGAS dopo il bagno 1896

Prossimi appuntamenti degli Incontri con l’Arte:
- Picasso a Palazzo Reale di Milano il 25 novembre e il 9 dicembre;
- Conferenza sul Pavimento del Duomo di Siena, recentemente scoperto, ma già ricoperto per motivi di conservazione, a Palazzo Arese Borromeo, Sala Aurora, mercoledì 19 dicembre, ore 21,00, ingresso libero;
- Palladio a Vicenza sabato 12 e domenica 13 gennaio.

Marina Napoletano


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